mercoledì, agosto 18, 2010

 

ecco cos'è la costituzione materiale


trascrivo dall'Agenzia di Stampa Asca
18-08-10
NAPOLITANO: BALDUZZI (COSTITUZIONALISTA), SONO ALTRI A TRADIRE LA CARTA

(ASCA) - Roma, 18 ago 2010 - Non e' il capo dello Stato a tradire la Carta Costituzionale ma chi scambia ''i propri auspici e i propri orientamenti politici con le regole costituzionali'', confondendo il testo in vigore con quello ''bocciato nel referendum costituzionale del 2006'': a intervenire nelle polemiche tra il Colle e la maggioranza e' il costituzionalista cattolico Renato Balduzzi, ex-braccio destro di Rosi Bindi al ministero della Famiglia durante il governo Prodi e estensore, in quella veste, del ddl mai approvato sui Dico. Balduzzi, presidente dal 2002 al 2009 del Meic, il movimento degli intellettuali di Azione Cattolica, viene intervistato sulla rivista ''Coscienza''.

''Il presidente Napolitano - afferma - non ha fatto altro che ricordare, a tutti, che l'Italia e' una repubblica parlamentare, nella quale cioe' e' compito del Capo dello Stato verificare se esista in Parlamento una maggioranza capace di sostenere il governo. Tradisce la Costituzione e attenta ad essa chi la confonde con il testo bocciato nel referendum costituzionale del 2006. Quello si' che prevedeva la fuoriuscita dalla forma di governo parlamentare e dava al cosiddetto Premier il potere di mandare tutti a casa da solo.

Ma gli italiani, nonostante la contrarieta' di parte del centro-destra e il sostegno tiepido di parte del centro-sinistra, confermarono la fiducia nella Carta: furono la societa' civile, i gruppi di base, l'associazionismo diffuso a 'salvare' la Costituzione''.

Per Balduzzi, nell'attuale dibattito politico, anche da parte di alcuni costituzionalisti, ''si scambiano i propri auspici e i propri orientamenti politici con le regole costituzionali. La cosiddetta costituzione materiale altro non e' che il consenso politico-culturale attorno alla Costituzione formale. Non c'e' in Italia tensione tra l'una e l'altra, lo ha confermato appunto il referendum del 2006''.

''Quanto alla sovranita' popolare - aggiunge -, essa si esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione, come dice con chiarezza l'art. 1: tra le forme e i limiti, ci sono naturalmente il Capo dello Stato e le altre istituzioni di garanzia''.

Per il costituzionalista, la Carta e' ''in discussione'' gia' ''da molti anni, e non soltanto a parole'': ''Si e' iniziato a violarla senza che i suoi primi difensori, i cittadini-elettori, ne avessero consapevolezza. Esattamente vent'anni fa, alcuni ministri (tra cui quello della Difesa, Mino Martinazzoli) si dimisero dal governo di cui facevano parte perche' contrari all'appoggio governativo all'approvazione parlamentare della cosiddetta legge Mammi', la quale, in spregio ai principi della Costituzione e a numerose sentenze della Corte costituzionale, consentiva a un privato lo strapotere televisivo, rischiando di condizionare in modo irrimediabile il funzionamento della democrazia rappresentativa. Tutto ha origine da li', da questa ferita costituzionale che rende il nostro Paese un'eccezione negativa tra le democrazie contemporanee''.

''Quelli a cui noi assistiamo - conclude Balduzzi - sono aspetti di un piu' generale rovesciamento tra realta' e apparenza, tra verita' e menzogna, appunto tra ladri e caramba. Favorito dalle manipolazioni televisive, cio' rende difficile la formazione di una vera e libera opinione pubblica democratica. Se a cio' aggiungiamo una legge elettorale profondamente sbilanciata a favore degli apparati mediatici e politici, il cerchio negativo si chiude pericolosamente''.

asp/mcc/alf

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