lunedì, marzo 31, 2008

 

Elezioni 2008. Quarant'anni fa

Indovinare chi disse queste parole, quando e dove.
Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni.Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto nazionale lordo (PIL).
Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi. Il Pil non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese.
Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.

ecco le risposte:
Robert Kennedy, 18 marzo 1968, Università del Kansas, che concluse con
"Può dirci tutto sull’America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere Americani"

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Elezioni 2008: semplicità. per amici "estremisti" e parenti "assenteisti"

Tutto dovrebbe essere reso il più semplice possibile, ma non più semplice (A. E.)

Le posizioni estreme (compreso il non voto per disgusto) sono certamente le più semplici, se vogliamo salvarci l'anima, ma la politica non è solo un problema di coscienza del singolo o di indignazione individuale, è ricerca di soluzioni realisticamente condivisibili in un'ottica di servizio (alla cosa pubblica)
e poi: credere all'anima, non è un po' troppo semplice?

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Elezioni 2008: se pensi che il PD faccia troppi danni, prova con il PdL

La frase originale è questa, qui riadattata al contesto elettorale:

If you think education is expensive try ignorance (H. Ford)

Se pensi che la cultura costi troppo, prova con l'ignoranza

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Elezioni 2008, altro questionario

Elezioni 2008. Io sono qui. E tu dove sei?

openpolis c'era già nel 2006

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domenica, marzo 30, 2008

 

elezioni 2008: il Politometro



ecco un gioco non privo di interesse. il Gufo si riconosce nella posizione del suo avatar, un po' più laico di Veltroni e magari un po' meno progressista di lui. si sa, così son fatti i gufi! che comunque, nella loro saggezza, vedono al di là degli aspetti simbolici e propagandistici dei candidati premier, sanno che tutti i voti sono utili, ma sanno che non tutti i partiti sono uguali, sanno capire chi difende interessi particolari (meschinità di "casta" o grossi interessi economici, poltrone o impunità...) e chi potrà meglio lavorare per migliorare la gestione della cosa pubblica con la massima partecipazione e serietà nelle condizioni date, oggi. e sanno votare per uno che magari è un po' meno laico e forse un po' più progressista di loro; non si può avere tutto dalla vita.... politica!

chi vuole provare a collocarsi può premere "fai anche tu il test", oppure copiare il seguente link nella barra di indirizzo del suo browser e... buon divertimento!

http://temi.repubblica.it/elezioni2008-homepage/2008/03/26/il-politometro/?com=21

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